Si tratta di una preziosa raccolta di porte e credenze provenienti dagli antichi monasteri tibetani. I collezionisti di arte orientale antica hanno riscoperto negli ultimi anni la bellezza delle porte tibetane. La semplicità dei materiali unita alla carica cromatica dei dipinti sulle facciate hanno fatto di questi antichi manufatti un “must have” per gli appassionati: sono numerosi gli arredatori che le propongono ai loro clienti come elemento di decoro appese alle pareti come un quadro. Anticamente la funzione delle porte lignee non era volta solamente alla difesa dell’ambiente domestico nei confronti delle intrusioni ma ricopriva spesso un ruolo protettivo contro le presenze malefiche e gli spiriti maligni. Per questa ragione la loro facciata esterna era riccamente dipinta con figure simboliche: divinità irose del pantheon himalayano, scheletri, leopardi o tigri. Proprio quest’ultimo soggetto a partire dal diciottesimo secolo divenne il più comune sulle porte tibetane con la funzione di trasmettere un monito minaccioso sulla forza (e quindi la pericolosità) del padrone di casa. Gli arredi come le credenze presenti in fiera hanno un’origine relativamente recente: i tibetani cominciarono a costruirne in gran numero solo a partire dalla seconda metà del diciottesimo secolo, periodo in cui questa popolazione divenne più stanziale abbandonando le abitudini nomadi. Erano destinati alla conservazione di oggetti preziosi come i libri di preghiera e quindi venivano trattati con la stessa cura dedicata al loro contenuto. Tutti i mobili tibetani sono dipinti con temi di derivazione cinese (ad esempio le composizioni floreali) o legati all’iconografia del buddismo himalayano. Questi decori esprimono un inno alla gioia, alla vita e un atto di devozione religiosa; proprio per questo motivo gli oggetti di arredo tibetani, oltre che intrinsecamente belli, sono spesso in grado di esprimere un’emozione in più legata alla spiritualità di questo popolo. In tutta questa fantastica ricchezza di decori le credenze, tutt’ora usate all’interno dei monasteri e delle case private, si distinguono per il loro semplice e rigoroso decoro geometrico a formelle.
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